Il Disegno di legge delega sulla non autosufficienza è stato approvato

Dopo mesi di attesa e incertezze, l’annuncio del 10 ottobre del governo uscente. La Cisl: si prosegua l’iter

Il Disegno di legge delega sulla non autosufficienza è stato approvato lunedì 10 ottobre dal Consiglio dei ministri del governo uscente. È tra gli ultimi atti dell’esecutivo Draghi e giunge dopo mesi di attesa e incertezze, sul futuro della riforma, ricordate più volte dalle associazioni riunite nel Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza e tra di loro anche dalla Fnp.

Il disegno di legge delega risponde, tra l’altro, a quanto previsto dal Pnrr sulle politiche di assistenza per disabili e non autosufficienti, come dalle missioni 5 e 6. Una riforma dovuta, che mira rendere più integrato e omogeneo il servizio agli utenti, a incrementarne le risorse, anche in una prospettiva di prevenzione.
Annunciato e commentato con favore da Andrea Orlando, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, che lo ha proposto al Consiglio dei ministri, il disegno di legge deve ora proseguire il suo iter: passerà alla Conferenza unificata per il parere, poi di nuovo in Consiglio dei ministri e poi in Parlamento.

Il Disegno di legge delega sulla non autosufficienza: importante passaggio

Tempestiva è stata la dichiarazione congiunta del segretario confederale della Cisl, Andrea Cuccello e Daniela Fumarola, reggente della Fnp Cisl, in merito alla notizia:

“L’approvazione in Consiglio dei Ministri del disegno di legge delega per la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti è un passaggio politico importante e una buona notizia attesa ormai da tempo, a fronte dell’impegno posto dalla Cisl e dalla Fnp”.

Il testo nel complesso raccoglie molte richieste del sindacato e rappresenta, finalmente, un intervento organico che può diventare il pilastro, il punto di partenza su cui strutturare un sistema nazionale di promozione del benessere degli anziani e di assistenza di lungo periodo per i non autosufficienti.

“Ma ora che la palla passa al nuovo Esecutivo e Parlamento l’iter deve proseguire celermente per giungere al varo definitivo entro la primavera del 2023 prevedendo già dalla prossima legge di Bilancio un suo adeguato finanziamento. Tutto ciò si rende necessario per garantire i diritti sociali ad oltre 3 milioni di persone fragili che attendono da tempo risposte organiche rispetto all’attuale carenza di politiche sociali e socio sanitarie in larga parte del paese”.