Parte la seconda fase dell’accertamento dell’esistenza in vita per gli anni 2024-2025 dei pensionati che riscuotono in Europa, Africa e Oceania
Dal 20 settembre Inps condurrà la seconda parte delle verifiche di rito per i pensionati che vivono all’estero. Dopo la procedura di marzo scorso -che ha coinvolto i pensionati italiani residenti in America, Asia, Estremo Oriente, Paesi scandinavi ed Est – l’istituto di previdenza passa ora ad accertarsi dell’esistenza in vita dei cittadini che riscuotono la pensione in Europa, Africa e Oceania. Il messaggio Inps di riferimento è il numero 3006/2024.
L’accertamento dell’esistenza in vita è una verifica necessaria per il pagamento delle pensioni. Citibank N.A., il fornitore del servizio di pagamento delle pensioni al di fuori del territorio nazionale, esegue la procedura.
I pensionati possono fornire la prova di esistenza in vita in più modi:
- inviando il modulo di attestazione dell’esistenza in vita alla casella postale PO Box 4873, Worthing BN99 3BG, United Kingdom, che dovrà poi essere restituito a Citibank N.A. controfirmato da un «testimone accettabile»;
- attraverso operatori di patronato autorizzati, nel nostro caso Inas Cisl;
- riscuotendo personalmente la pensione presso gli sportelli Western Union.
Se Inps non riceve l’attestazione, Inps potrà sospendere il pagamento della pensioni a partire da marzo 2025. Da ricordare: Inps si riserva di condurre altre verifiche a campione, a prescindere dall’area geografica di residenza.