Curiosità (poco piacevoli) dall’Europa e dell’Italia

Ricerca Europea di Alzheimer Europe: Passano 2,1 anni mediamente prima di rilevare una diagnosi corretta.

Triste primato per l’Italia: secondo Eurostat abbiamo il primato di mortalità in Europa per epatite virale, 2900 decessi all’anno, contro i 960 della Germania e i 600 della Francia.

A quasi 5 anni dell’entrata in vigore della direttiva sull’assistenza sanitaria transfrontaliera, i pazienti in Europa sono ancora generalmente inconsapevoli dei loro diritti e delle possibilità di accedere ai Servizi Sanitari di altri Stati.

In Italia 2,8 milioni di persone sono colpite dalla depressione che risulta il disturbo mentale più diffuso. I dati sono più bassi rispetto alla U.E., 5,5% contro una media europea del 7,1%. Tra gli over 65 però questo valore raddoppia diventando l’11,6% contro l’8,8%.

Il tasso di fecondità media nella U.E. riferita al 2015 corrisponde al 1,58 a fronte del 2,1 che viene considerato come minimo necessario per il ricambio della popolazione.

Nel nostro Paese siamo passati da 564.000 nati nel 2007 (570.801 decessi) ai 458.000 del 2017 (649.061 “ ).

Se invece di continuare a parlare di invasioni dei migranti si cominciasse a parlare ma soprattutto a proporre provvedimenti concreti per la natalità e per la famiglia, forse la situazione diverrebbe meno tragica.

Per avere più informazioni su questi argomenti leggete l’interessante rubrica di Tino Fumagalli.


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