Sul Corriere della previdenza una guida per chi ha lavorato versando contributi su più casse
Cumulo e ricongiunzione dei periodi contributivi sono opzioni previste dalla normativa e utili per chi, nella sua vita professionale, ha cambiato più volte cassa previdenziale. Sull’ultimo numero del Corriere della previdenza – il pdf si trova in calce all’articolo – Massimo Sarzi Sartori traccia una breve guida sull’argomento.
Col cumulo viene consentito al lavoratore assicurato di poter sommare i vari periodi/spezzoni assicurativi, se non coincidenti, per perfezionare i requisiti previsti e ottenere il diritto alla pensione (di inabilità, di vecchiaia, per i superstiti e l’anticipata).
La ricongiunzione può essere richiesta anche prima della maturazione della pensione e, al contrario del cumulo, prevede l’unificazione dei vari spezzoni contributivi attraverso il “trasferimento” della contribuzione versata.
Con la ricongiunzione si ottiene una pensione unica, come se si fosse sempre versato nel fondo previdenziale dove si è ricongiunto, ma tale operazione può essere costosa e non sempre conveniente.
Il Corriere della previdenza considera anche la regola della totalizzazione che, al pari del cumulo, consente di sommare i vari periodi assicurativi ma con requisiti e modalità di calcolo differenti.