Alcuni bandi di appalto al ribasso mettono a rischio la sicurezza igienica dei prodotti tessili utilizzati negli ospedali.
L’allarme viene da un avviso comune sottoscritto il 12 luglio scorso dai sindacati Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil con Assosistema, la federazione di Confindustria che rappresenta le imprese di produzione, distribuzione, manutenzione dei dispositivi di protezione individuali e collettivi e di servizi di sanificazione e sterilizzazione dei dispositivi tessili e medici utilizzati in ospedali e case di cura.
L’avviso segnala le criticità e i rischi sempre più diffusi nelle gare d’appalto pubbliche per il servizio di lavanolo. Tale servizio consiste nell’espletamento di attività di noleggio, ricondizionamento, sterilizzazione e logistica dei dispositivi tessili utilizzati nelle strutture ospedaliere e nelle case di cura. Secondo le parti in alcuni bandi di gara, mediante una dubbio impianto normativo e una palese incongruità dei prezzi a base d’asta, si è fortemente minata la componente qualitativa delle offerte, con ricadute in termini di sicurezza igienica degli utenti finali.
Il diffondersi di gare al ribasso, ribadiscono sindacati e imprese, produce quale necessaria conseguenza la destrutturazione dei rapporti di lavoro e la chiusura o il ridimensionamento delle unità produttive. Elementi già messi a rischio dal crescente dumping contrattuale che si sta diffondendo mediante l’utilizzo di contratti di lavoro stipulati per settori diversi da quello per cui si concorre nelle gare.
L’organizzazione datoriale e le tre sigle sindacali interessate si sono impegnate ad attivare una serie di iniziative comuni, a partire dall’attivazione di tavoli orientati al confronto con i Ministeri competenti (Salute e Lavoro in primis), con l’Autorità anticorruzione (ANAC), con le Centrali di committenza regionali e con le singole Stazioni Appaltanti, al fine di scongiurare il rischio che i modelli di gara “critici” possano diffondersi ulteriormente sul territorio nazionale.