Coordinamento Donne: Visita al Museo Diocesano e al Dipinto del Perugino

Il Coordinamento Donne della FNP di Milano Metropoli organizza una visita guidata al Museo Diocesano e al dipinto dell’adorazione dei pastori del Perugino, per giovedì 18 gennaio 2018 alle ore 14,40 Corso di Porta Ticinese, 95 – Milano.

Essendo una visita guidata dobbiamo coprire in parte il costo della guida, quindi vi chiediamo € 8,00 a persona.

Chi è interessata/interessato può avvisare Angela Desiante, Coordinatrice Donne (a.desiante@cisl.it).

Ritrovo davanti al Museo Diocesano.

Inaugurato nel 2001 dal cardinale Carlo Maria Martini, a cui è stato poi intitolato nel 2017, il Museo è il punto di arrivo di un importante progetto a cui hanno dato il loro decisivo contributo alcune delle più grande figure di arcivescovi milanesi del Novecento.

Le sue origini risalgono infatti ad una prima intuizione del Beato Ildefonso Schuster del 1931, poi ripresa dal Cardinal Montini nel 1960 che indica come sede del nuovo Museo i chiostri di Sant’Eustorgio, uno dei luoghi cardine per la storia del cristianesimo ambrosiano. Sarà infine del Cardinal Martini, negli anni Ottanta, il difficile compito di dare inizio ai lavori di ricostruzione dei chiostri, gravemente danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, affidati allo studio Belgiojoso.

A partire dal 1994 la Fondazione Sant’Ambrogio è incaricata della costituzione e della gestione del Museo: sarà il Presidente della Fondazione, Mons Luigi Crivelli, insieme al primo Direttore, Paolo Biscottini, ad aprire il Museo con l’idea che uno degli scopi principali della nuova istituzione fosse la valorizzazione dell’ingente patrimonio artistico della Diocesi ambrosiana, considerato tanto nella sua specifica valenza storico artistica, quanto come testimonianza di un’interrotta storia di fede e di bellezza cristiana.

Il progetto di allestimento museografico è stato affidato nel 1996 allo studio dell’Architetto Antonio Piva.

La Collezione permanente del Museo Diocesano Carlo Maria Martini è costituita da ormai quasi mille opere, comprese tra il II ed il XXI secolo, giunte come lasciti, depositi o donazioni, che costituiscono una viva testimonianza della ricca produzione artistica ambrosiana, oltre ad offrire un interessante panorama del gusto collezionistico non solo arcivescovile, ma anche privato.

In continuo e dinamico arricchimento, le collezioni sono attualmente allestite lungo i tre corpi restaurati del secondo chiostro di Sant’Eustorgio.