Controriforma degli appalti: a repentaglio sicurezza e trasparenza

Aver alzato a 5,5 milioni di euro la soglia per il massimo ribasso negli appalti “è una scelta sbagliata, significa alimentare il lavoro nero, i rischi connessi alla sicurezza dei lavoratori, visto che questi costi sono i primi ad essere sacrificati, e avere opere di pessima qualità, pericolose per la collettività”.

Così si legge nel documento unitario depositato da Cgil, Cisl e Uil in commissione Lavori Pubblici del Senato in occasione dell’indagine conoscitiva sull’applicazione del codice dei contratti pubblici.

“Aumentare a 2,5 milioni di euro la procedura negoziata senza bando, che quindi interesserebbe oltre il 90% delle gare, è invece un incentivo alla corruzione e alla mancanza di trasparenza del mercato – continuano i sindacati – così come, per le cooperative sociali, aver innalzato a 750mila euro l’affidamento diretto dei lavori”.

Inoltre, con il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 “sono state apportate altre modifiche che non trovano sostegno da parte nostra”.

Articolo tratto da Conquiste del Lavoro