Clausole di salvaguardia sulla perequazione pensioni

Le clausole di salvaguardia sulla rivalutazione pensioni 2023 permettono ad alcuni pensionati, con trattamenti previdenziali al limite tra una fascia e l’altra, di usufruire della condizione più favorevole, nel quadro previsto dalla normativa.

La legge di bilancio 2023, infatti, stabilisce percentuali differenti di rivalutazione della pensione, che vanno dal 100 per cento per le pensioni più basse sino al 32 per cento per quelle più alte. Le clausole di salvaguardia sono state previste per le pensioni fino a 10 volte il trattamento minimo.

Per quanto riguarda la rivalutazione al 100% (7,3%) , la clausola di salvaguardia è questa: da 2.101,53 euro e fino a 2.123,19 euro sono garantiti 2.254,93 euro (limite della fascia perequata).

Per la rivalutazione dell’85% (6,205%), la clausola di salvaguardia va da 2.626,91 euro e fino a 2.685,98 euro e sono garantiti 2.789,90 euro.

Per la rivalutazione del 53% (3,869%), la clausola di salvaguardia è decisa da 3.152,29 e fino a 3.165,63 e sono garantiti 3.274,24 euro (limite della fascia perequata).

Per la rivalutazione del 47% (3,431%): da 4.203,05 euro e fino a 4.232,92 euro sono garantiti 4.347,25 euro.

Per la rivalutazione del 37% (2,701%) da 5.253,81 euro e fino a 5.272,57 euro sono garantiti 5.395,71 euro (limite della fascia perequata);

Superando di 10 volte l’importo lordo minimo della pensione, le clausole di salvaguardia non sono previste.

Consulta la tabella per i dettagli

Tab. 2-Clausola di salvaguardia-01 (1)