”Riteniamo assolutamente inaccettabile che il Governo voglia differire ancora una volta la rivalutazione delle pensioni cosi’ come prevede una bozza in circolazione della legge di bilancio”.
Per la Cisl confederale e per la Federazione dei pensionati della Cisl questa e’ scelta ”inopportuna e oltremodo grave”.
”Ancora una volta – prosegue la nota confederale – il Governo non mantiene le promesse assunte con l’accordo con le Organizzazioni sindacali del 2017 di procedere alla rivalutazione delle pensioni e addirittura differisce al 2023 il meccanismo di perequazione piu’ equo e proporzionale previsto dalla legge n. 388/2000”.
La Cisl e la FNP Cisl chiedono che ”si ponga immediatamente mano al predetto testo, restituendo fin dal 2021 ai pensionati il diritto ad una equa rivalutazione dei trattamenti previdenziali particolarmente sollecitati dall’andamento congiunturale per effetto della pandemia in corso”.