Chiuso il congresso dei pensionati cislini di Milano e dell’hinterland

Tonello: senza l’impegno quotidiano dei delegati e dei volontari il sindacato non esiste. Fondamentale ascoltare i territori

Si è chiuso nel pomeriggio del 2 dicembre il congresso dei pensionati Cisl di Milano Metropoli. Dopo la tavola rotonda del mattino su sanità e welfare, l’incontro della Fnp è proseguito con diversi interventi di commento, sui temi centrali della politica e dell’attualità e sulle attività da svolgere per il futuro all’interno del sindacato.

Al Congresso hanno partecipato anche associazioni e servizi come Anteas. Tanti sono gli interventi che da anni fa l’associazione affiliata alla Fnp Milano Metropoli. Si va dai corsi per usare il computer ai corsi di lingua straniera a quelli di approfondimento culturale fino ai corsi di ballo. Con la pandemia le attività in presenza si sono obbligatoriamente ridotte. Si sono intensificati, però, gli interventi a sostegno delle fragilità in convenzione con Policlinico e il Comune di Milano per aiutare anziani in difficoltà motorie, finanziarie e familiari, accompagnandoli agli ambulatori, consegnando le medicine e la spesa con l’aiuto dei e delle volontarie dell’associazione. Potenziato anche il servizio di teleassistenza e l’ascolto telefonico.
Con le scuole primarie i progetti Nonni amici e Nonno racconta sono ripresi lentamente dopo la pandemia.
Le attività dell’associazione a livello metropolitano si svolgono anche nei centri di Rho e Cinisello. Anteas partecipa anche al Forum milanese del terzo settore nei tavoli tematici relativi agli anziani e all’inflazione sociale.

Adiconsum, anch’esso presente al congresso, nell’intervento di Christian Gambarelli ha sottolineato il ruolo dell’informazione e dell’assistenza ai consumatori, svolto dall’associazione e dagli avvocati che in misura volontaristica offrono la loro consulenza. Molti sono i pensionati che si rivolgono ad Adiconsum per problematiche relative ad acquisti, a bollette, a tentativi di truffa o anche solo per chiedere informazioni.

Luigi Maffezzoli si è collegato ai temi della tavola rotonda ricordando che nelle assemblee precongressuali, sui territori, la sanità e la condizione dell’anziano sono stati al centro delle attenzioni dei pensionati. Per Maffezzoli, è centrale il tema della responsabilità ed è importante che il sindacato dei pensionati abbia degli interlocutori nuovi, volti della politica attenti al bene comune. La Federazione dei pensionati è disponibile ad attività di confronto, mediazione e contrattazione: la Fnp chiede di entrare attivamente nel dialogo su questi temi, che saranno sempre più cruciali.

Per Emilio Didonè, della segreteria nazionale, molti problemi oggi evidenziati nella sanità sono noti da tempo e affondano le loro radici al periodo prima della pandemia. Il sindacato ha spesso denunciato, in passato, i disagi dei cittadini in diversi aspetti della sanità e del welfare lombardo. L’auspicio è che la discontinuità rispetto al passato e le risposte, in termini di soluzioni concrete, diventino reali.
Didoné ha anche ricordato il nodo dell’evasione fiscale, il fatto che i pensionati non siano stati considerati, anche questa volta, quando si è pensato alla manovra finanziaria. Il ruolo del sindacato, invece, va tutelato e i bisogni dei pensionati, che si apprestano a superare la quota della popolazione attiva, devono essere considerati. Al di là di sterili luoghi comuni sul conflitto generazionale, è importante sapere che i pensionati aiutano le famiglie, sostengono i giovani nipoti, sono un fattore di pace sociale in uno scenario di difficoltà economica.

Gabriella Tonello chiude, infine, il congresso, sottolineando che gli interventi dei delegati hanno riconfermato quanto era già emerso dalle assemblee precongressuali. Le tendenze emerse, la progettualità in merito al tipo di lavoro da realizzare nella Fnp sarà il punto di riferimento per i prossimi quattro anni.
La realtà di Milano e dell’hinterland è complessa, non si può semplificare in modo uniforme perché vive situazioni differenti, nella periferia cittadina, nei comuni limitrofi e in quelli più in provincia. Eppure, la Fnp riporterà in sede regionale e nazionale le istanze raccolte dai territori e li porterà a fattor comune.

Ha detto Tonello:

“Senza l’impegno quotidiano di delegati e volontari il sindacato non esisterebbe. Solo ascoltando i territori, la gente che ci vive, riusciamo e riusciremo a operare con efficacia”.