Certificato introduttivo oncologico e certificato di invalidità civile: proposta Inps-Agenas

L’accordo, presentato il 13 gennaio, vuole semplificare le procedure e assicurare gratis, sempre, il documento di invalidità

Il certificato introduttivo oncologico telematico, rilasciato direttamente da chi fa la diagnosi, è il progetto avanzato da Inps e Agenas e presentato il 13 gennaio scorso. L’accordo tra l’istituto previdenziale e l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali prevede di rendere strutturale una pratica già in corso in alcune strutture, anche se non in tutte. L’obiettivo è semplificare le procedure per i malati di tumore che hanno bisogno dei documenti che attestino il loro stato, per ricevere le prestazioni Inps. La proposta del certificato introduttivo oncologico telematico ridurrebbe i tempi che intercorrono tra la diagnosi della malattia e la sua certificazione. Pasquale Tridico, presidente Inps, ha parlato di una buona pratica che, se diventa strutturale “permette una valida semplificazione delle persone più fragili”. La proposta è stata vista con favore da Favo, Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia.

Certificato introduttivo oncologico e certificato di invalidità civile: che cosa succede

La questione dei certificati per le prestazioni Inps è stata in passato oggetto di denuncia da parte della Fnp: in Lombardia, tra l’altro, sono stati segnalati più casi di cittadini costretti a pagare dai 50 ai 150 euro ai medici di base il certificato introduttivo di invalidità civile. Il certificato è gratuito secondo il decreto ministeriale 12 gennaio 2017 e può essere redatto da qualsiasi medico, sia dal medico di famiglia che dal medico specialista ospedaliero, purché abilitato, ovvero dotato di apposito Pin dell’Inps. Si tratta di un documento, appunto, introduttivo, contenente i dati sanitari del paziente che vengono trasmessi all’Inps per l’avvio dell’iter di riconoscimento dell’invalidità.
Secondo quello che è stato segnalato alla Fnp, ad oggi molti medici specialisti ospedalieri non offrono il certificato e i medici di base, dal canto loro, lo propongono a pagamento, interpretandolo come una prestazione da libero professionista. Il certificato introduttivo oncologico sarebbe un passo avanti, in modo particolare per persone con aspettative di vita precarie, con maggiore bisogno di ricevere risposte e prestazioni assistenziali tempestive.