Nel cedolino della pensione di marzo 2024 è applicata la nuova normativa sull’Irpef definita dalla legge delega per la riforma fiscale. La pensione di questo mese è in pagamento a partire dal primo marzo: giovedì 7 si concludono le date stabilite in calendario per chi vuole ritirare la sua mensilità in contanti presso gli uffici postali.
Nel cedolino si trova il riferimento specifico alla nuova Irpef:
“da questa mensilità la tassazione viene applicata sulla base degli scaglioni IRPEF del decreto legislativo 216/2023”.
Le trattenute Irpef sono effettuate sulla base dei tre degli scaglioni di reddito e delle corrispondenti aliquote, previsti dall’art. 1, c.1 del Dlgs n. 216/2023:
- 23 per cento per i redditi fino al 28 mila euro;
- 35 per cento per i redditi superiori a 28 mila euro e fino a 50 mila euro;
- 43 per cento per i redditi che superano i 50 mila.
Insieme al rateo di pensione di marzo, è corrisposto il conguaglio relativo al ricalcolo dell’Irpef applicata sui ratei di pensione di gennaio e di febbraio 2024.
Sono inoltre adeguati gli importi delle detrazioni personali da lavoro dipendente su quelle prestazioni sulle quali sono riconosciute in alternativa alla detrazione da pensione.
Nel cedolino della pensione di marzo si trovano poi, come di consueto, le trattenute delle addizionali regionali e comunali relative al 2023.
Per le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo, è previsto l’incremento transitorio, nella percentuale del 2,7%, a favore di tutti i soggetti di età pari o superiore a 75 anni.