Cedolino pensione di luglio e quattordicesima: il chiarimento

Il comunicato Inps arriva dopo la polemica sulla menzione che tendeva a confondere l’aumento previsto dalla legge di bilancio con la quota aggiuntiva di luglio

Il cedolino pensione di luglio prevede, per alcune fasce di pensionati, due voci aggiuntive: la quattordicesima, per chi ne ha diritto, e gli aumenti stabiliti dalla legge di bilancio 2023. Il comunicato stampa Inps del 30 giugno corregge la dicitura imprecisa che era comparsa in alcuni cedolini e che si prestava a fraintendimenti.
Alcuni pensionati, infatti, avevano potuto leggere, nel documento di dettaglio della mensilità di luglio, la nota di un “aumento delle pensioni basse 2023”: una formula che sembrava alludere alla somma decisa dal governo Meloni, ma in realtà coincideva con l’importo della quattordicesima. Inps ha dichiarato che questa dicitura, “erroneamente riportata per una ridotta platea di pensionati”, è stata cambiata.

Il pensionato che ha diritto a entrambe le voci le ritroverà così definite:

  • QUATTORDICESIMA (LEGGE 3 AGOSTO 127/2007) –
  • CREDITO ANNO 2023 E INCREMENTO LEGGE 197/2022”.

Come spiega Anna Maria Foresi, della segreteria nazionale Fnp Cisl, si tratta di

“due benefici ben distinti: la quattordicesima mensilità è stata una conquista tutta sindacale del 2007 a favore dei pensionati con redditi fino ad 1,5 il trattamento minimo Inps e nel 2016, sempre grazie all’accordo governo-sindacati estesa ai pensionati fino a 2 volte il trattamento minimo. Diversamente, l’incremento delle pensioni minime è una disposizione della legge di bilancio 2023 che si inserisce in quel più ampio quadro di misure urgenti e transitorie (i famosi “bonus”), al fine di sostenere, nel caso specifico, il potere d’acquisto dei pensionati per contrastare l’attuale crisi economica e sociale”.

Per la Fnp Cisl

“la confusione ingenerata da queste due prestazioni erogate, contestualmente, a luglio è l’ennesima prova della necessità di superare, una volta per tutte, la difficoltà per i pensionati ad accedere ai propri dati pensionistici attraverso la pubblicazione da parte dell’INPS – come abbiamo sempre chiesto – di un’informativa chiara ed esaustiva di tutte le voci in dettaglio presenti nel proprio cedolino di pensione, del Modello OBIS/M e dei Modelli CU”.