Cedolino pensione di giugno 2023: cosa c’è da sapere

Nel cedolino pensione di giugno 2023 sono previste, come di consueto, le ritenute Irpef a titolo di acconto, le addizionali regionali e comunali relative al 2022. Queste trattenute sono effettuate in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono.

Fanno eccezione le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni (detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo), che non subiscono trattenute fiscali.

Nel cedolino ci saranno poi i conguagli dell’anno di imposta 2022.
Per il recupero dei conguagli a debito, l’Inps, secondo la normativa:

  • ai pensionati con reddito di pensione annuo di importo inferiore a 18mila euro e debito Irpef di importo superiore a 100 euro, recupera il debito d’imposta rateizzandolo mensilmente sulle prestazioni pensionistiche in pagamento con rate di pari importo. Il recupero può
    essere effettuato al massimo in 11 rate;
  • ai pensionati con reddito di pensione annuo di importo superiore a 18mila euro oppure con reddito di pensione inferiore a 18.000 euro e con debito Irpef inferiore a 100 euro: in questo caso, non essendo prevista alcuna rateizzazione, il recupero del debito d’imposta avviene direttamente in unica soluzione sulle prestazioni in pagamento.

Il dettaglio dei conguagli Irpef si consulta sul cedolino della pensione di giugno nella sezione dedicata, dove sono riportati puntualmente l’imponibile complessivo, l’imposta dovuta, quella effettivamente pagata e l’eventuale residuo debito da trattenere.

Per approfondire:

https://www.pensionati.cisl.it/articolo-2708/pensioni-giugno-il-calendario-dei-pagamenti-e-le-novita-sul-cedolino/