Da ricordare le informazioni sui dati reddituali degli anni scorsi
Il cedolino della pensione di agosto 2024 comprenderà alcune verifiche legate ai redditi da segnare in agenda. Il documento della pensione, che andrà in pagamento con valuta di giovedì primo agosto, prevede, tra l’altro, la verifica a consuntivo delle prestazioni collegate al reddito ed erogate in via provvisoria nel 2022. Qualora dalla verifica siano scaturiti, a favore dei titolari delle prestazioni collegate al reddito, dei crediti di importo fino a 500,00 euro lordi, gli arretrati sono corrisposti ad agosto. Se invece ci sono degli indebiti, il recupero avverrà a partire da ottobre 2024, con una trattenuta sulla pensione. I pensionati coinvolti sono stati informati con una comunicazione dedicata.
Sempre nel cedolino di pensione di agosto, alcune fasce di pensionati potrebbero vedersi una trattenuta, pari al 5% dell’importo della pensione di luglio 2024. I trattamenti pensionistici coinvolti sono quelli, in tutto o in parte, collegati al reddito (ad esempio integrazione al trattamento minimo, maggiorazione sociale, pensione ai superstiti) e i cui titolari, nonostante i solleciti, non abbiano ancora fornito i dati reddituali relativi al 2020. A questi pensionati, Inps ha mandato una lettera raccomandata indicando al15 settembre 2024 come ultima scadenza per l’invio dei redditi richiesti. Se non riceve comunicazioni, Inps procederà alla revoca definitiva delle prestazioni collegate al reddito del 2020.
È ancora possibile evitare questa eventualità, rivolgendosi al Patronato Inas-Cisl per inoltrare a Inps la domanda di ricostituzione.
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