Bonus baby sitter anche ai nonni che accudiscono i nipotini. Ma non devono risultare conviventi del minore

Il decreto Rilancio (articolo 72, decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34), ha modificato le precedenti disposizioni del decreto Cura Italia, prevedendo, in alternativa alla misura per servizi di baby-sitting, un bonus per l’iscrizione ai centri estivi e servizi integrativi per l’infanzia.

Una recente circolare INPS, inoltre, ha chiarito che il bonus baby sitter può essere destinato anche ai nonni, agli zii e altri parenti del minore in questione. 

La condizione affinché nonni e zii possano essere i destinatari del bonus è che questi non vivano nella stessa casa del minore che accudiscono.

L’INPS specifica che “in caso di convivenza, i familiari sono esclusi dal novero dei soggetti ammessi a svolgere prestazioni di lavoro come baby-sitting remunerate mediante il bonus in argomento”.   

Per ottenere il bonus baby-sitter si deve aprire una posizione INPS con PIN, anche chi svolgerà la mansione di baby-sitter (quindi nonni o zii) dovrà registrarsi sul portale web dell’Istituto.

Per compilare la domanda bisogna essere in possesso di credenziali Pin INPS, credenziali SPID, carta d’identità elettronica 3.0 o carta nazionale dei servizi.

La somma verrà accreditata direttamente con accredito sul conto corrente bancario o postale, accredito su libretto postale, carta prepagata con Iban o bonifico domiciliato presso Poste Italiane, secondo la scelta indicata all’atto della domanda.

In caso di risposta positiva da parte dell’INPS, il genitore riceverà il voucher entro 15 giorni direttamente sul proprio Libretto Famiglia.

Chi è interessato  può  rivolgersi anche patronato della Cisl INAS.

Per approfondire.