Bollette elettriche. Per i furbi devono pagare gli onesti? L’Autorità dell’energia impone ai clienti finali di coprire il buco dei morosi per gli oneri di sistema

Chi è in regola con le bollette elettriche dovrà coprire alcuni buchi lasciati dai morosi. Parte del conto lasciato in sospeso dagli evasori, insomma, sarà spalmato sui clienti onesti e puntuali nei pagamenti. È questo, in sintesi, il contenuto di una delibera, la 50/2018, dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera).

Il primo febbraio scorso ha emanato un provvedimento che assegna ai consumatori, e non alle compagnie dell’energia l’onere di rifondere i debiti per gli oneri generali di sistema accumulati dai morosi dal primo gennaio 2016 verso le aziende di distribuzione che, senza soldi, si sono viste chiudere le forniture dai produttori di energia.

In sostanza, la delibera rovescia le regole precedenti: prima erano le aziende a mettere una toppa all’evasione. Ora toccherà ai clienti finali.

Tuttavia nelle bollette non troveremo l’intero conto in sospeso di questi morosi, ma una parte specifica (come spiega l’Arera in burocratese in una nota). Solo gli oneri generali di sistema e solo quelli delle aziende che non possono più distribuire il gas perché non hanno coperto il buco lasciato dai clienti furbetti.

Cosa sono gli oneri generali di sistema? Sono delle tasse infilate nelle bollette e ne aumentano il conto finale.
Servono ad alimentare gli incentivi alle fonti rinnovabili, i costi per il decommissioning nucleare, il prezzo agevolato dell’elettricità per i treni o per le aziende energivore. Come riconoscere questi costi? Basta consultare nelle bollette le voci A2-A5, As, Ae, Uc4, Uc7 e Mct.

Arera ha stimato che in Italia tra il 2012 e il 2016 è aumentato il numero di morosi tra le utenze domestiche. Due anni fa era il 16,2% dei punti di prelievo (in gergo tecnico, il codice che identifica le utenze).
Nel 2016 le compagnie elettriche hanno registrato ritardi nei pagamenti per 6 miliardi di euro.

L’associazione dei consumatori della CISL, ADICONSUM, insieme alle altre associazioni dei consumatori, ha provveduto a richiedere ad ARERA un incontro urgente per valutare insieme l’entità economica e numerica, attuale e futura, e quali correttivi mettere in campo per evitare che a pagare siano sempre i consumatori finali ed onesti, giustamente allarmati da questa incresciosa vicenda che tanto ha indignato l’opinione pubblica.

Approfondimenti:

Commento di Emilio Didoné

Scheda tecnica

Presa di posizione Adiconsum