“Bilancio di genere” Convegno dei pensionati a Palazzo Marino

“Lanciamo un appello alle amministrazioni comunali, regionali e statali, affinché nella stesura dei bilanci si preoccupino di inserire il punto di vista di genere, nell’interesse di tutta la società, non solo delle donne”.

Così il segretario generale dei pensionati Cisl della Lombardia, Emilio Didoné, introducendo i lavori del convegno “Il bilancio di genere nella negoziazione sociale” organizzato da Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil della Lombardia a Palazzo Marino.

Le politiche pubbliche, adottate a tutti i livelli istituzionali, impattano diversamente sugli uomini e sulle donne, portatori di esigenze differenti, per il ruolo sociale che tradizionalmente rivestono. L’inserimento della prospettiva di genere nel processo di bilancio può costituire, quindi, un mezzo per rendere più equa e trasparente la ripartizione delle risorse e per ristabilire condizioni di uguaglianza delle opportunità, compensando le mancanze di sistema.

Adottato nei Paesi di matrice anglosassone, Australia e Sudafrica in testa, già dagli anni ’80, il bilancio di genere è andato via via diffondendosi.

“Il primo bilancio di genere relativo al Conto del bilancio dello stato del nostro paese è del 2017 – sottolinea Maria Grazia Contino, responsabile regionale del Coordinamento Donne FNP. Le esperienze di questi anni, a diversi livelli, evidenziano tre finalità: aumentare la consapevolezza dell’impatto delle politiche pubbliche sulle disuguaglianze, valutare l’efficacia degli obiettivi di genere e contrastare pratiche potenzialmente discriminatorie”.

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