Allarme di Eurispes. I tagli mettono a rischio la Sanità. Calano personale, prevenzione e posti letto

Dal Rapporto dell’Istituto di ricerca Eurispes sul Servizio Sanitario Nazionale (SSN) emerge che negli ultimi 10 anni sono diminuiti: la spesa totale destinata alla prevenzione; la disponibilità dei posti letto è passata in 10 anni, da 4 per 1.000 a 3,4 per 1.000; il personale, mancano 6.000 medici, che diventeranno 50.000 entro il 2030.

Altri fattori di criticità sono: le lunghe liste di attesa, la carenza dell’assistenza extra ospedaliera per gli anziani e dell’assistenza domiciliare per i malati oncologici, il malfunzionamento delle strutture sanitarie. Inoltre, i costanti tagli al SSN non hanno prodotto i risparmi sperati a causa della corruzione, degli sprechi e della malagestione.

Le categorie che hanno dovuto tagliare di più le spese sanitarie sono: i cassaintegrati; le persone in cerca di nuova occupazione; quelle in cerca di prima occupazione; le casalinghe; i pensionati; gli occupati; gli studenti.

In questo contesto si inseriscono i fondi sanitari integrativi, offerti da enti, associazioni, società di mutuo soccorso, compagnie assicurative, iscritte nell’Anagrafe Fondi sanitari integrativi, istituita presso il Ministero della Salute.

Di questi fondi usufruiscono i lavoratori dipendenti, mentre la copertura totale o parziale delle spese medico-sanitarie sostenute dipende dai piani sanitari sottoscritti dall’azienda.

Articolo tratto da Conquiste del Lavoro del 2/3/2019