Il farmaco Dapagliflozin è rimborsabile dal sistema sanitario nazionale

L’ultima approvazione Aifa è del 18 gennaio, il testo in Gazzetta Ufficiale del 21

Il farmaco Dapagliflozin è rimborsabile dal sistema sanitario nazionale per il trattamento della malattia renale cronica. Aifa, Agenzia italiana del farmaco, ne ha dato l’approvazione il 18 gennaio 2023 e il testo in Gazzetta Ufficiale è apparso il giorno 21. Vi si legge che il farmaco, in precedenza indicato per il trattamento del diabete mellito di tipo 2 e per insufficienza cardiaca cronica sintomatica, è ora approvato per la malattia renale cronica, indipendentemente dalle altre due patologie.

La notizia è importante perché rappresenta un orizzonte nuovo di cura per una malattia che, secondo le stime attuale, coinvolge 6 milioni di persone in Italia, circa il 10 per cento della popolazione. La malattia renale cronica è progressiva: riguarda spesso anziani sopra i 65 anni, in particolar modo donne. A volte è comune a pazienti che soffrono anche di diabete, scompenso cardiaco ed ipertensione arteriosa, ma accade anche che non ci siano altri sintomi che ne permettono la diagnosi.

Il farmaco Dapagliflozin può ridurre gli effetti della malattia

Gli studi indicano che il farmaco Dapagliflozin, in aggiunta allo standard di cura, ha ridotto del 31% il rischio di mortalità da tutte le cause e del 39% il rischio relativo di peggioramento della funzionalità renale. Quotidiano Sanità scrive che l’approvazione di Aifa “posiziona Dapagliflozin come il primo trattamento ad avere un’indicazione specifica per la malattia renale cronica”.
La rimborsabilità del farmaco si profila come una novità positiva per lo stesso sistema sanitario nazionale, perché il suo utilizzo potrebbe ridurre le complicanze cardiovascolari, la necessità di dialisi e le ospedalizzazioni.

Per approfondire:

Malattie croniche renali – AIFA approva rimborsab