Lo ha detto Emilio Didonè, sottolineando l’attenzione che il sindacato dei pensionati riserva alla sanità
Le liste d’attesa in sanità sono un tema da affrontare senza polemiche, con interventi concreti, analisi territorio per territorio, trovando risorse e personale. Lo ha detto Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl, mentre, pochi giorni fa, si registravano voci contrastanti della politica dopo il decreto governativo sulle liste di attesa. È il quotidiano Conquiste del Lavoro, in un articolo firmato da Giampiero Guadagni, a raccogliere la posizione di Didonè su un tema che è stato sempre al centro dell’attenzione della Fnp.
Didonè ricorda che i tempi lunghissimi delle visite specialistiche e delle cure in sanità sono vissuti in prima persona dai pensionati. Deve preoccupare, inoltre, il fatto che 4,5 milioni di italiani rinunciano a curarsi, mentre le lacune del servizio pubblico spingono molti cittadini – quelli che possono – a rivolgersi ai servizi privati.
Liste d’attesa: un problema reale
Per il segretario generale Fnp Cisl, è anche grazie all’operato del sindacato nei tavoli di confronto istituzionali che il problema delle liste di attesa ha visto l’attenzione da parte del governo. Ha detto Didonè:
“Ora occorre affrontare seriamente il problema, monitorare le dimensioni del fenomeno, analizzare le diverse criticità territoriali tra regione e regione, trovare risorse e personale se occorrono e dove occorrono. Insomma, meno polemiche e più fatti”.
Le misure governative sulle liste d’attesa, annunciate il 4 giugno, sono state commentate per la Cisl da Ignazio Ganga, segretario confederale Cisl. Ganga ha definito importante la volontà di omogeneizzare i percorsi per ridurre le liste di attesa oggi presenti nelle diverse realtà regionali.
Per la Cisl il tema delle liste di attesa continua ad essere fortemente collegato con quello delle dotazioni organiche, sulle quali rimane imprescindibile affrontare il problema della carenza di personale. Ganga ha sottolineato l’importanza di rinnovare i contratti e di dare il giusto riconoscimento economico al personale sanitario. Ha anche detto che desta perplessità il ricorso al privato accreditato che penalizza, di fatto, le risorse che potrebbero essere veicolate sul pubblico.
Per approfondire:
http://www.conquistedellavoro.it/attualit%C3%A0/sanit%C3%A0-scontro-politico-1.3291990