Fumarola sulle novità nel Codice rosso: serve una battaglia sociale e culturale

La segretaria confederale Cisl: le norme vanno nella giusta direzione, ma si può fare di più

Daniela Fumarola interviene sulle ultime modifiche decise dalla Camera dei deputati sul Codice rosso. Le norme approvate il 7 settembre vanno nella giusta direzione, dice la Fumarola in un comunicato stampa, perché

“sconfiggere ogni forma di violenza nei confronti delle donne è una battaglia che deve vederci tutti uniti”.

Il Codice rosso, la legge formulata nel 2019 per difendere le vittime di violenza di genere e maltrattamenti, ha visto le ultime modifiche dopo i casi di femminicidio dei giorni scorsi. La proposta di legge approvata alla Camera giovedì, tra l’altro, allunga i tempi per sporgere denuncia – passano da 6 a 12 mesi – e stabilisce che, entro 3 giorni dall’iscrizione della notizia di reato, il pubblico ministero deve assumere informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato i fatti di reato.

La direttiva è vista con favore dalla Cisl, ma Fumarola ha detto anche che contro la violenza di genere serve una battaglia sociale e culturale:

“Occorre soprattutto ripartire dai processi educativi, fin dalla primissima infanzia, per far rispettare la donna in tutti i contesti: sociali, lavorativi e familiari. Anche il sindacato può fare molto attraverso la contrattazione per prevenire le forme di discriminazione sessuale e tutelare la donna in ogni ambito perché spesso la violenza si annida anche nelle frustrazioni dei luoghi di lavoro, nel divario di genere sempre più presente, dove le discriminazioni, il mobbing ed il sessismo sono spesso l’anticamera di fenomeni molto gravi”.

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