L’intervento di Emilio Didonè all’incontro di Roma del 14 luglio: salvaguardare il servizio sanitario e migliorarlo
Il servizio sanitario sia davvero pubblico e universale. Che sia più efficiente, che dia a tutti la possibilità di curarsi a prescindere dal reddito e dalle condizioni di partenza: questo l’auspicio finale dell’intervento di Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl, all’incontro del 14 luglio a Roma “La cura della persona, il valore del lavoro”.
Come ha ribadito Luigi Sbarra, nelle sue interviste ai quotidiani, e come viene specificato nel documento programmatico consegnato al governo, Didonè ha sottolineato il valore e il ruolo del sistema sanitario pubblico, che pubblico deve rimanere: gratuito, accessibile a tutti, evitando che si creino distinzioni tra chi può pagare per curarsi e chi non può. Il punto, ha detto Didonè, è rovesciare la prospettiva: partire dall’utente, dal suo bisogno di salute, e in base a questo ridisegnare i processi, lo stanziamento delle risorse, la programmazione e l’organizzazione del personale.
A proposito di salute e terza età, Didonè ha poi ricordato il traguardo della legge delega anziani e ha lodato soprattutto il metodo di lavoro adottato da Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il confronto che ha coinvolto governo, sindacati, associazioni e terzo settore, con uno spirito collaborativo che ha dato i suoi frutti: una legge attesa da quarant’anni, che mette nero su bianco dei principi nuovi, la presa in carico delle persone anziane sul territorio, il continuum assistenziale. Ora servono i decreti attuativi e la Fnp si aspetta la stessa collaborazione tra istituzioni e soggetti in gioco per arrivare alla scadenza, gennaio 2024.
Didonè ha anche parlato di pensioni, dell’eccessivo carico fiscale sui pensionati, della necessità di adeguare al costo della vita tutti i parametri che entrano in gioco nei sistemi previdenziali e di welfare.
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