Rapporto su Rsa e non autosufficienza: il cambiamento non può attendere

L’ultimo Rapporto 2021 dell’Osservatorio Rsa della Fnp Cisl Lombardia rimette al centro delle politiche sanitarie la necessità di ridefinire i sistemi di intervento e l’urgenza di farlo in un nuovo modello di governance pubblica, più mirata all’equità e alla qualità dei servizi forniti per la non autosufficienza.
In Lombardia la popolazione anziana è in continuo aumento per la riduzione delle nascite e nonostante le perdite dovute al Covid. Sono oggi presenti un ultra sessantacinquenne ogni 4 cittadini Lombardi (2.286.466 su 9.981.554). E le previsioni future dei sociologi annunciano continui aumenti, fino ad arrivare nei prossimi 30 anni a più di un terzo della popolazione lombarda, la maggiore di tutte le altre regioni.
È una popolazione che comprende anche le persone non autosufficienti che oggi arrivano già a quota 553.663 persone tra gli anziani, spesso a totale carico delle famiglie per insufficienza delle risorse presenti nelle RSA.

Rapporto su Rsa e non autosufficienza nel 2021

I dati del Rapporto, raccolti fino al 31 dicembre 2021 nelle 712 strutture presenti sul territorio regionale, hanno evidenziato che nonostante vi sia stato un aumento dei posti letto autorizzati ( + 579 sul tot di 65.512) rimane alto ed in continuo aumento il numero di posti non contrattualizzati, saliti a ben 7.752 unità (+385 unità rispetto al 2020).
E le rette non sono certo diminuite. Dal 2016 al 2021 l’aumento medio è stato di 7,7 euro al giorno con picchi di 10,98 euro per ATS Montagna, 9,6 per Milano, 9,04 per Monza Brianza e meno per Bergamo e Pavia.
In assenza di vincoli normativi, le tariffe variano di molto nelle Rsa lombarde. I dati dell’Osservatorio mostrano un’enorme volatilità nella parte della retta pagata dall’ospite: da una retta minima media di 54,12€ al giorno nell’Ats Montagna fino ad una retta media massima di 91,95€ al giorno nell’Ats Città Metropolitana di Milano. Differenze che costringono chi vive in città a cercare posti in località lontane e con disagi per i bisogni di prossimità necessari ai propri cari. La spesa annuale delle famiglie che hanno anziani ricoverati in RSA in Lombardia si aggira poi ai 25.000 euro all’anno, una cifra che non tutte le famiglie possono raggiungere, soprattutto lavoratori e lavoratrici dipendenti a basse qualifiche e stipendi medio bassi.

E il sindacato dei pensionati lancia l’allarme e l’urgenza del cambiamento. Secondo Osvaldo Domaneschi, segretario generale Fnp Cisl Lombardia è

“il momento per intervenire in maniera decisa e decisiva su questo settore….. grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza, l’occasione per riformare il settore della non autosufficienza è quanto mai propizia con risorse dedicate, investimenti previsti e una legge sul settore che sta per essere varata. Anche Regione Lombardia dovrà svolgere la propria parte, riprendendosi il ruolo centrale e di reale governo di questo settore, ponendosi come facilitatore per inaugurare una vera stagione dialogo tra i diversi soggetti che afferiscono al mondo Rsa”.

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Rsa_2022_NadiaBertin

Consulta il rapporto

Report_2022_Informa1_NA-RSA