Economia in ripresa, ma non basta. Sbarra: c’è bisogno di uno scostamento di bilancio

Nel 2021 sono cresciuti i consumi, ma non in tutti i settori. Il lavoro c’è, ma non come prima della crisi. La Cisl chiede di sostenere le famiglie e le imprese

Economia in ripresa nel 2021, crescita dei posti di lavoro, consumi in rialzo ma non in tutti i settori. La situazione economica italiana, così come appare dai recenti comunicati Istat e dell’Ufficio studi di Confcommercio, è una “realtà in chiaroscuro”, come scrive Ilaria Storti su Conquiste del Lavoro.

Secondo Confcommercio l’aumento dei consumi nel 2021 c’è stato, ma le spese si sono concentrate su pochi ambiti, come i beni alimentari, le comunicazioni, le bollette. Ci sono mercati tuttora interessati da un tendenze negative come turismo, cultura e spettacoli. Inoltre, la nuova ondata pandemica, esplosa tra la fine del 2021 e il 2022, è destinata a incidere su consumi e ripresa, mentre inflazione e aumento dei costi dell’energia giocheranno un ruolo importante per consumatori e imprese.

Economia in ripresa nel 2021, ma ora?

I dati Istat su economia e lavoro sono un altro indicatore da ricordare. Secondo il comunicato del 13 gennaio, a novembre l’indice destagionalizzato della produzione industriale è aumentato del +1,9%. Tra settembre e novembre il livello della produzione è cresciuto in media dello 0,6% rispetto ai tre mesi prima. Nella nota del 10 gennaio, sui dati provvisori sull’occupazione relativi a novembre 2021, Istat rileva un tasso di occupazione al 58,9%. Nell’arco dei dodici mesi, l’occupazione risulta in crescita grazie all’aumento dei dipendenti permanenti (+0,3%), ma soprattutto di quelli a termine (+17,0%), mentre l’aumento degli autonomi si attesta su un +0,1% pari a +4mila).
Rispetto ai livelli pre-pandemia (febbraio 2020), il numero di occupati è ancora inferiore di 115 mila unità.

I segnali di un’economia in ripresa non devono, quindi, essere sopravalutati. Per Luigi Sbarra, segretario generale Cisl,

“c’è necessità di uno scostamento di bilancio per sostenere le famiglie e le imprese (…) “Da una parte servono risorse importanti per il turismo, il commercio e il terziario, ma anche per le imprese energivore – spiega Sbarra -. Dall’altra bisogna sostenere le persone. Per questo stiamo chiedendo al governo di prorogare la cig Covid”.

In foto: il grafico Istat della nota del 10 gennaio 2021