Fnp Cisl chiede la liberalizzazione dei brevetti del vaccino anti Covid

Il documento firmato da Piero Ragazzini e Emilio Didonè: per uscire dalla crisi pandemica e scongiurare l’insorgere di nuove varianti

Fnp Cisl chiede la liberalizzazione dei brevetti del vaccino anti Covid. In un documento del 30 dicembre 2021, firmato da Piero Ragazzini, segretario generale, e da Emilio Didonè, segretario nazionale, il sindacato dei pensionati Cisl prende posizione sul tema della campagna vaccinale globale. Di fronte alla nuova ondata di contagi causata dalla variante Omicron, Fnp Cisl solleva un problema già denunciato nel marzo scorso, quando insieme a Cgil, Uil e 70 associazioni, in una lettera aperta al Presidente Mario Draghi, Cisl aveva chiesto al Governo italiano di sostenere la proposta di sospensione dei brevetti su vaccini Covid-19.
Il diffondersi delle varianti, infatti, è strettamente legato alla circolazione del virus. Fino a che il vaccino non coprirà la maggior parte della popolazione mondiale, anche nei paesi più poveri, la prospettiva di una risoluzione della pandemia si allontana.

Fnp Cisl chiede al Governo l’impegno in sede europea e internazionale, per la liberalizzazione dei brevetti

Secondo il portale dell’Università di Oxford, Our world in data, il 57% della popolazione mondiale ha ricevuto almeno una dose di vaccino contro il Covid- 19. 8,78 miliardi di dosi sono state somministrate a livello globale e ora ne vengono somministrate 36,07 milioni ogni giorno. Solo l’8,1% delle persone nei Paesi a basso reddito però ha ricevuto almeno una dose.

Mentre le aziende farmaceutiche Oxford/AstraZeneca e Pfizer/BioNTech hanno destinato solo il 12% delle dosi assegnate al Covax, l’iniziativa voluta dall’Oms per garantire l’immunizzazione della popolazione nei Paesi a basso-medio reddito. Johnson & Johnson e Moderna addirittura non hanno consegnato neppure una delle dosi promesse.
Si legge nella lettera Fnp Cisl:

“Liberalizzare i brevetti e produrre i vaccini per i paesi poveri, è la sola strada per vaccinare tutti e salvare le economie dei Paesi più sviluppati. Da tempo la Fnp Cisl chiede discontinuità e responsabilità senza continuare con i vecchi schemi del passato. Ci rivolgiamo a tutti coloro che possono cambiare la situazione, a cominciare dalle case farmaceutiche, dai governi, dai colossi della finanza per chiedere di liberalizzare i brevetti dei vaccini Covid perché siano a disposizione di tutti i Paesi e dei loro popoli”.

Per questi motivi la Fnp Cisl chiede in primis al governo italiano che si impegni, in sede europea e internazionale, per la liberalizzazione dei brevetti, ponendo fine al monopolio della salute delle potenti case farmaceutiche.