Amazon riconosce il sindacato, storica intesa tra la multinazionale dell’e-commerce e CGIL CISL UIL trasporti

Amazon, per la prima volta, accetta il confronto con i sindacati riconoscendo rappresentanza collettiva, ruolo e discipline contrattuali in vigore.

Siglata ieri una storica intesa al ministero del Lavoro alla quale hanno apposto la firma le rappresentanze confederali dei lavoratori in somministrazione insieme alle associazioni datoriali del Delivery.

“Abbiamo raggiunto il primo, storico accordo, unico a livello mondiale, sul sistema delle relazioni industriali col colosso dell’e-commerce” sottolineano Fit Cisl Filt Cgil, e Uiltrasporti.

“E’ stato un percorso lungo e difficile – riferiscono le organizzazioni sindacali – che ha raggiunto il culmine nel marzo scorso con la prima mobilitazione generale di 24 ore di tutti i lavoratori della filiera Amazon in Italia: dipendenti diretti dei magazzini: delle aziende di fornitura in appalto di servizi di logistica, movimentazione e distribuzione delle merci. A questa è seguita la ripresa del confronto con Amazon e Assoespressi, anche grazie all’intervento del ministro Andrea Orlando”.

“Una buona notizia, una intesa importante per un settore strategico”.

Commenta proprio il ministro del Lavoro. “Con questo accordo – aggiunge – Amazon si impegna su un metodo di confronto con il sindacato che in altri Paesi ha deciso di non percorrere. Si tratta di una scelta importante per ciò che rappresenta Amazon nel settore della logistica e per quello che la stessa logistica rappresenta oggi – conclude – nella dinamica economica del nostro Paese”.

Intesa di grandissima importanza – scrive il segretario generale, Luigi Sbarra, su Twitter. Per la prima volta si riconosce anche nel E-commerce il ruolo del sindacato, piena applicazione del contratto e la possibilità di negoziare un contratto integrativo aziendale”.

Il protocollo prevede, tra l’altro – riprendono i sindacati – il confronto preventivo sui grandi temi del settore relativi ai nuovi insediamenti sul territorio, sulle politiche industriali e relativamente ai rapporti con le istituzioni nazionali e locali. Sono definite le materie della contrattazione sia a livello nazionale che locale. Viene riconosciuto il ruolo del sindacato a livello nazionale, territoriale e delle rappresentanze sindacali aziendali”.

Inoltre, aggiungono, l’intesa consente di “avviare trattative su temi organizzativi come orari, turni, carichi di lavoro, su elementi normativi come il corretto riconoscimento dei livelli di inquadramento, sulle materie di salute, sicurezza e prevenzione sul lavoro, sulla formazione e sui temi economici come il premio di risultato, incentivi e particolari maggiorazioni. Le trattative su questi temi saranno possibili anche a livello territoriale”.

“Da ora in poi – concludono le organizzazioni sindacali – serve portare avanti fino ad esito positivo, anche il confronto con Assoespressi, in rappresentanza di tutte le aziende che hanno in appalto le attività di consegna delle merci, per poi dare il via a una nuova stagione contrattuale in tutta la filiera di Amazon”.

Soddisfazione infine anche da parte delle associazioni datoriali Conftrasporto-Confcommercio.

“I protocolli siglati – affermano – rappresentano un’ulteriore prova del nostro impegno nell’instaurare un dialogo costruttivo e responsabile con i rappresentanti dei lavoratori sia a livello nazionale che di sito.

Riteniamo che le relazioni improntate su queste basi possano favorire le strategie di investimento di Amazon nel Paese”. Il colosso dell’E-commerce ha impiegato in Italia oltre 6 miliardi di euro negli ultimi 10 anni creando 12.500 posti di lavoro a tempo indeterminato.

Cecilia Augella, da Conquiste del Lavoro