Stop alle visite nelle RSA. Il sindacato dei pensionati in campo perché si evitino nuove stragi

Nell’ordinanza del 15 ottobre Regione Lombardia, oltre a prorogare una serie di misure di prevenzione che erano in scadenza, ha vietato l’accesso dei familiari nelle RSA, salvo casi eccezionali e autorizzati.

L’aggravarsi della situazione del contagio nel milanese riporta all’attenzione la situazione delle case di riposo che, come purtroppo ricordiamo tutti, nei mesi scorsi sono state particolarmente colpite dalla pandemia con conseguenti migliaia di vittime.

La questione chiama in causa certamente anche il sindacato dei pensionati, l’impossibilità di accedere alle strutture renderà più difficile l’ottenimento di informazioni su quando avviene al loro interno.

“Dobbiamo attivarci nel territorio – scrive la segreteria FNP territoriale in una nota ai propri volontari – sentendo sindaci e assessori delegati, operatorie delle categorie CISL interessate e, dove possibile, prendendo contatto con familiari di ospiti di RSA per tentare un monitoraggio il più possibile attendibile e quindi per poter intervenire tempestivamente in situazioni di maggiore rischio. Meno facile da monitorare, ma non meno importante, è anche la situazione riguardante più in generale l’impatto del covid-19 sul territorio e, conseguentemente, la tenuta dei medici di base, lo stato di isolamento e talvolta di abbandono di vecchi soli, ecc.”

FNP Milano Metropoli tenterà di monitorare l’impatto della pandemia sugli anziani nel territorio e nelle RSA anche sfruttando i propri sportelli diffusi nei paesi in modo capillare e chiamando in causa tutte le istituzioni locali che, poco o tanto, hanno la responsabilità politica sulle questioni sanitarie e sociali delle realtà che amministrano.