Conseguenze del Covid-19: Meno ricoverati e più morti per infarto

La Società Italiana di Cardiologia (SIC) ha svolto una ricerca multicentrica in 54 ospedali italiani per valutare la percentuale della mortalità nei pazienti acuti ricoverati nelle Unità di Terapia Intensiva Coronarica (Utic), nella settimana 12/19 marzo 2020, durante la pandemia di Covid-19, confrontandola con quella dello stesso periodo dello scorso anno.

I risultati di questa ricerca hanno mostrato che in questo lasso di tempo la mortalità per infarto è triplicata passando dal 4,1% al 13.7%.

Questi esiti sono per lo più dovuti alla mancanza di un trattamento o ad un ritardo del trattamento spesso dovuto alla paura dei pazienti di contrarre il Covid-19 in ambiente ospedaliero.

Infatti il tempo intercorso tra l’inizio dei sintomi dell’infarto e l’intervento chirurgico cardiaco nel periodo Covid-19 si è allungato in media del 39%, risultando spesso fatale. L’età media dei pazienti deceduti per infarto è stata di 65 anni.

I ricoveri per infarto sono diminuiti nel complesso di circa il 60%, maggiormente nelle donne rispetto agli uomini, mentre al livello territoriale la loro riduzione è stata omogenea in tutto il Paese senza una diversificazione tra Regioni più colpite o meno dal Covid-19.

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