Non abbassiamo la guardia: dobbiamo continuare a mantenere la giusta paura del contagio

La paura è un’emozione antica, potente e utile; ci permette di prevenire i pericoli ed evitarli.

Avere la “giusta” paura non solo è normale ma ci protegge dal pericolo, di essere contagiati e contagiare gli altri, spingendoci dunque ad attuare tutte le misure preventive e cautelative che le Autorità ci hanno invitato ad intraprendere.

La prima cosa da fare è fare attenzione e mettere in atto quei comportamenti virtuosi che sentiamo ripetere ogni giorno: mantenere una distanza di sicurezza dagli altri (parenti e amici inclusi), lavarsi spesso le mani senza temere di esagerare, evitare strette di mano baci e abbracci, stare il più possibile in casa ma uscire quando occorre.

Più mettiamo in atto comportamenti di questo tipo, più ci sentiamo protetti, rassicurati, meno ansiosi.

Ma ricordiamoci anche che non esiste solo il coronavirus! Nonostante la realtà di ogni giorno ce lo ricordi costantemente, è importante riprovare a portare la nostra attenzione anche su altro.

Riconcentrarsi e dirottare il pensiero su cose e persone che possono darci piacere, che possono svagare la mente impegnandoci in attività concrete che ci appassionano.

Riprendere con la saggia prudenza a vivere la normalità è il miglior toccasana contro ansia, pensieri ripetitivi, negativi e spesso inconcludenti.

Proviamo a ricominciare in sicurezza con disposizioni che ogni governatore o sindaco potrà decidere. Da ricordare:
il metro di distanza minima da tenere sempre presente nei rapporti sociali, 37,5 è la temperatura oltre la quale sarà vietato uscire di casa e/o fare ingresso in qualsiasi luogo, divieto di assembramento.

Per tutte le attività che ripartono «Regioni e Province autonome devono aver preventivamente accertato la compatibilità con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori» e aver «individuato protocolli o linee guida per ridurre i rischi». Indicazioni che verranno riviste se la curva epidemica subirà variazioni.

Anziani e persone fragili

Non ci sono categorie per le quali scattano particolari divieti ma “è fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità, ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità”.

Inoltre è consigliato di:

  • lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con una soluzione idroalcolica per almeno 40 – 60 secondi,
  • rispettare la misura di distanziamento sociale che significa stare lontani almeno 1 metro dalle altre persone,
  • evitare abbracci e strette di mano,
  • arieggiare spesso gli ambienti in cui si soggiorna,
  • curare la pulizia delle superfici.

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Di Emilio Didoné, Segretario Generale FNP Lombardia