Esenzione Ticket sanitario per reddito scadenza 30 settembre 2019: file, caos, esasperazione tra i pensionati

Milano, 27 settembre 2019. Dopo l’arrivo – a quanti avevano diritto nel 2018 e che non hanno ancora provveduto al rinnovo – di una lettera dall’Assessorato al Welfare di regione Lombardia a firma dell’Assessore Giulio Gallera, relativa alle esenzioni del ticket sanitario per reddito, gli sportelli di “scelta e revoca” delle Asst sono presi d’assalto e lunghe file si formano dentro e fuori le Farmacie.
Nonostante la campagna di informazione della regione Lombardia, della Ats, delle Asst e dei nostri pensionati nelle sedi e recapiti Cisl, la scadenza prorogata ben due volte al 30 settembre 2019, per molti cittadini è risultata una novità (in futuro la scadenza sarà il 31 marzo di ogni anno).

Per Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl Lombardia, “Questo allarme burocrazia serva da lezione per il futuro. Certe situazioni possono accadere solo nel nostro Paese, e anche nella nostra decantata sanità lombarda.

La situazione del rilascio dell’esenzione ticket sta diventando, purtroppo, un vero caos. Il cittadino, che dovrebbe avere garantito un suo diritto in automatico senza alcuna richiesta, è costretto ad affrontare code e disagi di una esasperante e complicata burocrazia.

Nell’era dell’informatica, nell’organizzata Lombardia Milano, 27 settembre 2019. Dopo l’arrivo – a quanti avevano diritto nel 2018 e che non hanno ancora provveduto al rinnovo – di una lettera dall’Assessorato al Welfare di regione Lombardia a firma dell’Assessore Giulio Gallera, relativa alle esenzioni del ticket sanitario per reddito, gli sportelli di “scelta e revoca” delle Asst sono presi d’assalto e lunghe file si formano dentro e fuori le Farmacie.

La gestione burocratica di questo percorso, decisa dall’Assessorato al Welfare, non può e non deve ricadere sempre sulle spalle dei cittadini soprattutto anziani, pensionate e pensionati, e non possono farne le spese neanche i pochi addetti rimasti allo sportello di “scelta e revoca”, che non hanno nessuna responsabilità su quanto sta accadendo ma sono solamente vittime inconsapevoli di tanta esasperazione e nervosismo di attesa.

Importante: chi non rispetta la scadenza del 30 settembre 2019 potrà comunque presentare la nuova autocertificazione anche dopo il termine indicato, purché lo faccia prima di recarsi dal medico per le prescrizioni di esami o farmaci.