Imponente manifestazione a Roma: “Il Governo esca dalla realtà virtuale e si confronti con noi!”

Oltre 200mila persone hanno partecipato alla manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil a Roma per chiedere al Governo di cambiare rotta sulle politiche economiche, sociali e previdenziali.

Una foltissima rappresentanza di sindacalisti, lavoratori, pensionati, giovani è partita anche da Milano in treno e pullman.

Molto numerosa la partecipazione della FNP Milano Metropoli, guidata dalla Segretaria Generale Gabriella Tonello e da tutta la segreteria.

“Qui c’è l’Italia reale, di chi vive un’esistenza di fatica e onesta’, che con passione e competenza ha fatto crescere e portato avanti il Paese. “ Ha ribadito la Segretaria generale della CISL Annamaria Furlan nel suo intervento finale. “E’ importante avere ricevuto l’adesione di tante associazioni. Abbiamo molti motivi per stringerci insieme e essere orgogliosi. E ai professionisti della realta’ virtuale, a chi lancia slogan sui social, diciamo uscite dalla finzione, venite qui, guardate queste bandiere, guardate questa piazza. Con una diretta Facebook e tweet pretendono di racchiudere in poche battute la complessità della realtà”.

Con parole chiare ha espresso tutto il disappunto nei confronti della politica economica del governo: “Oggi il governo ha una chance bellissima. Uscire dalla retorica della crescita che non c’è ed entrare nel confronto per la crescita. Con noi lo chiedono tante imprese. Senza crescita non c’è futuro per il nostro Paese. Bisogna affrontare i problemi veri. Se le cose vanno avanti così, non ci crede più nessuno. Cala il pil, cala la produzione industriale. Ma come si fa a dire che il 2019 sarà un anno incredibile?”.

Molto critico anche il suo giudizio sulle scelte in materia di previdenza: “Non sono l’Avaro di Molière, sono quelli che hanno costruito il nostro Paese e hanno diritto a rispetto e dignità”. Basta “con i pensionati usati come bancomat del governo e tanti anni di blocco della perequazione” sottolinea ancora la leader della Cisl insistendo sulla necessità di “una vera riforma previdenziale”

“Quota 100 “è uno strumento in più, ben venga. Ma c’è tutto un mondo che non arriva a 38 anni di contributi, a partire dalle donne: anche a tutti loro dobbiamo una risposta. Così come non ci sono pensioni di garanzie per i giovani. Perché – domanda Furlan – non hanno accolto la nostra proposta: per le donne riconoscere un anno di contributi per ogni figlio è fondamentale”.

Poi, rivolgendosi al Governo, ancora una volta richiesta di avviare un dialogo costruttivo con il sindacato: “Apriamo un confronto vero per rilanciare la crescita. Perché senza la crescita non c’è lavoro e senza lavoro non c’è dignità. Caro governo, caro presidente – esorta Furlan – tante persone, centinaia di migliaia sono qui oggi a chiederlo, anche le imprese, e lo facciamo insieme. Le nostre bandiere di colore diverso – ha aggiunto – sono una accanto all’altra, unite a raccontare una vicenda lunga, comune, a ricordare che i sindacati confederali hanno saputo rappresentare una bella storia nel nostro Paese, soprattutto nei momenti più difficili. “


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