Decreto sicurezza: La CISL lo critica, aumenterà lo sfruttamento e il lavoro irregolare

Roma, 7 novembre 2018 – “Il Decreto Sicurezza si poteva modificare e migliorare con il confronto parlamentare.

Aver scelto la strada della fiducia, senza le opportune modifiche, rischia di mettere in discussione i giusti principi umanitari dell’accoglienza e dell’integrazione sanciti dalle convenzioni internazionali e dalla Costituzione”.

Lo sottolinea la Cisl in una nota.

“Anche il sindacato ha più volte sottolineato la necessità di una legge organica sul tema dell’accoglienza dei profughi e dei richiedenti asilo politico, superando le lacune e le disfunzioni del nostro attuale sistema. Ma il provvedimento approvato oggi dal Senato non è la strada giusta perché permane l’idea di voler trattare in maniera restrittiva il tema della protezione umanitaria e del diritto d’asilo.

Mancano poi nel decreto le risorse per il potenziamento e la valorizzazione dei centri di accoglienza per le donne vittime di tratta e violenza e per i minori, così come non si affronta la questione spinosa, più volte evidenziata dai sindacati, di chi lavora ed ha aperto una posizione all’Inps in attesa del riconoscimento dello ‘status’ di rifugiato e che in caso di diniego, perde ogni diritto di permanenza sul territorio italiano, incentivando così il rischio di sfruttamento e lavoro irregolare.”


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