Pensioni: nel 2018 aumenta l’incidenza delle anzianità, diminuiscono quelle di vecchiaia

È stato pubblicato l’Osservatorio di monitoraggio dei flussi di pensionamento con i dati delle pensioni decorrenti nel 2017 e nei primi nove mesi del 2018.

Mentre nel 2017 sia i requisiti di età per la vecchiaia che quelli di anzianità per la pensione anticipata sono rimasti immutati rispetto al 2016, nel 2018 si conclude il percorso di equiparazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia tra uomini e donne nel settore dei dipendenti privati e dei lavoratori autonomi.

La pensione di vecchiaia per queste categorie, infatti, nel 2018 verrà erogata al raggiungimento dell’età di 66 anni e sette mesi sia per gli uomini che per le donne.

Per quanto riguarda la pensione anticipata, invece, per il 2018 non sono previsti cambiamenti nei requisiti per la generalità dei lavoratori, ma viene introdotta la possibilità di pensionamento anticipato con soli 41 anni di contributi per i cosiddetti “lavoratori precoci” (12 mesi di contributi maturati entro il compimento dei 19 anni di età e in una determinata condizione di tutela stabilita dalla norma), nei limiti dei fondi annualmente stanziati e con richiesta di certificazione dei requisiti per l’accesso al beneficio entro il 1° marzo 2018.

Con riferimento al FPLD, in questa terza rilevazione del 2018 si registra un numero complessivo di liquidazioni di pensioni di vecchiaia e di anzianità/anticipate decorrenti nei primi nove mesi inferiore al corrispondente valore del 2017.

Analogo andamento si osserva nelle tre principali gestioni dei lavoratori autonomi, anche se in modo meno pronunciato.

La differenza è riconducibile essenzialmente all’aumento del requisito di età per la pensione di vecchiaia delle donne.

Osservando gli indicatori statistici dei primi nove mesi del 2018, inoltre, si rileva un peso decisamente superiore delle pensioni di anzianità/anticipate su quelle di vecchiaia rispetto al dato annuo del 2017. Questo perché i requisiti per le pensioni di vecchiaia si sono innalzati per le donne.


Fonte: www.dottrinalavoro.it


 

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