Tempi di condono, ma, almeno in questo caso, pienamente giustificato. Sono cinquecentomila le cartelle esattoriali in arrivo ai cittadini lombardi per ticket sanitari non pagati su visite ed esami medici a partire dal 2012.
Il problema riguarda i pazienti convinti di avere diritto all’esenzione per reddito basso o in quanto disoccupati.
Ma per sballare i conti e rientrare tra chi deve pagare basta un errore di pochi euro di differenza, a livello familiare, sulla pensione tra un anno e l’altro.
I più colpiti sono proprio i pensionati che in buona fede hanno autocertificato dati non veritieri e ora rischiano di pagarla cara: la cifra da rimborsare può arrivare al doppio del costo del ticket.
Considerata la buona fede dei pazienti, nonché spesso anche la loro indigenza, i sindacati dei pensionati FNP SPI UILP hanno fatto pressione sul governatore lombardo affinché condonasse le penali nei confronti dei pensionati che non avevano pagato i ticket, richiesta, comunica il Pirellone, che la giunta sta per accogliere, con il consenso anche dell’opposizione.
L’ipotesi di condono è allo studio perché non viene ravvisato il dolo.
La complessità delle norme che regolano la materia può portare a errore.
Per applicarlo però, è necessaria una legge regionale collegata al Bilancio, in discussione al Pirellone entro dicembre.
Il rischio per Regione Lombardia altrimenti è di esporsi a una contestazione della Corte dei Conti per danno all’erario.