Antoniazzi ricorda Carniti

Carniti è stato un grande sindacalista, in una grande epoca storica del sindacato. Ogni grande sindacalista ha propri caratteri e propri meriti che è bene ricordare. Carniti era un atipico, un eterodosso, uno fuori da ogni schema.”

Così ricorda il sindacalista scomparso Sandro Antoniazzi, suo grande amico e, negli anni ‘80, Segretario Generale dapprima della CISL di Milano e, successivamente, della Unione Regionale.

Così prosegue:

“In un periodo di tempo fortemente ideologico e politicizzato, dove ognuno veniva classificato per la sua provenienza e appartenenza, Carniti era indefinibile. Era il cruccio dei comunisti che, considerandosi i veri interpreti della classe operaia di cui conoscevano l’ortodossia e tutte le possibili deviazioni da questa, non riuscivano a collocarlo; varie volte hanno tentato di definire la FIM di Carniti come pansindacalista, anarcosindacalista o altri vocaboli del genere, senza cogliere il vero carattere di questo strano e originale sindacato.”

E così conclude:

Tocca ai sindacalisti di oggi, e innanzitutto ai suoi amati metalmeccanici, saper raccogliere questa preziosa eredità. A me, che ho avuto la fortuna di essergli accanto nella sua esperienze milanese, rimane il lascito di un’esperienza indimenticabile e il valore di un’amicizia che rimane intatta.”

Sandro Antoniazzi classe 1939, dopo oltre trent’anni di attività sindacale prima nella Fim, poi nella Cisl, attualmente è presidente di Convivialità, associazione patrocinata da Fnp Cisl Lombardia.

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