Il messaggio del Papa: costruiamo legami tra le generazioni
Il 28 luglio 2024 sarà la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani. Si celebrerà domenica la quarta edizione della ricorrenza, voluta nel 2021 da papa Francesco per rivalutare il ruolo della terza età nella società odierna. “Nella vecchiaia non abbandonarmi” (cfr. Sal 71,9) è il tema scelto quest’anno dal Vaticano, mai così opportuno come d’estate.
In verità, il messaggio del Papa, per richiamare i valori della Giornata, era stato diffuso il 25 aprile. A partire dalle citazioni della Bibbia, papa Francesco puntava l’accento sul problema della solitudine tra gli anziani e rilanciava la prospettiva di un dialogo tra le generazioni.
La terza età non deve essere considerata un periodo “ai margini”; non si scarta “nessuna pietra”, osserva la Bibbia con una metafora:
“anzi, le più “vecchie” sono la base sicura sulla quale le pietre “nuove” possono appoggiarsi per costruire tutte insieme l’edificio spirituale”.
La solitudine, la cultura dello scarto sono aspetti ricorrenti nelle società di oggi, così come pure serpeggia un’idea velenosa, l’accusa rivolta ai vecchi di “rubare il futuro ai giovani”. Bergoglio ha detto, senza mezzi termini, che si tratta di una percezione distorta della realtà, di una manipolazione.
Il discorso del papa consigliava di approfondire, invece, il rapporto tra le generazioni, inteso come occasione di scambio e di aiuto reciproco. Ha ricordato papa Francesco:
“In questa IV Giornata Mondiale dedicata a loro, non facciamo mancare la nostra tenerezza ai nonni e agli anziani delle nostre famiglie, visitiamo coloro che sono sfiduciati e non sperano più che un futuro diverso sia possibile. All’atteggiamento egoistico che porta allo scarto e alla solitudine contrapponiamo il cuore aperto e il volto lieto di chi ha il coraggio di dire “non ti abbandonerò!” e di intraprendere un cammino differente”.